Eventi dal 17 al 30 agosto 2023 Lombardia

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LOMBARDIA

Cari lettori, 

non sapete come passare il weekend? Qui di seguito verranno presentati degli eventi e delle gite fuori porta da fare in Lombardia! 

  1. Festa della birra e del gnocco fritto

1. Festa della birra e del gnocco fritto 

QUANDO: 

18/19/20/21 agosto 

DOVE: 

Belforte (MN) – Piazza Risorgimento

ORARI: 

Apertura cucine ore 19.30

PROGRAMMA: 

• Venerdì 18 TEMPOROCK , l’evento alternativo con il piu’ grande STAFF ROCK d’Italia
• Sabato 19 ritorna la grande serata AFRO MUSIC con DJ YANO Music Machine
• Domenica 20 l’attesissimo spettacolo con DIVINA , omaggio Italiano dagli anni ’70 ai giorni nostri
• Lunedì 21 Chiusura con l’energetica RADIO STUDIOPIU’, la Dance Station d’Italia

INFO: 

E-mail circololatorrebelforte@gmail.com
Recapito telefonico : 348 3483869539

Festa della birra e del gnocco fritto 

In agosto, in occasione della Fiera di San Bartolomeo, a Belforte di Gazzuolo (MN) si tiene la Festa della Birra e del Gnocco Fritto.

L’obiettivo è quello di creare il giusto connubio fra il gnocco fritto emiliano, impastato fresco ogni giorno, gli ottimi salumi tipici, e i formaggi della zona.

Sempre di più, la festa è caratterizzata dalla ricerca di sapori tipici e tradizionali, che con sempre maggiore difficoltà, incontriamo sulle nostre tavole …globalizzate .

Elencando velocemente, troveremo il Salame tipico Mantovano, Mortadella di Bologna, Spalla cotta, Coppa Piacentina, Prosciutto tipico di Parma. Nei formaggi incontreremo il Grana Padano stagionato e il Gorgonzola, da gustare con la Mostarda Cremonese e Mantovana.

Beh, ce ne’ per tutti i gusti.“Testimoni” di questa unione saranno, ancora una volta, ottima musica e birra a fiumi, rossa e bionda, del famoso Birrificio MAD ONE / brewing passion di Casalmaggiore.

Non potevano mancare la tradizionale specialità locale, l’ormai richiestissimo Risotto alla Belfortese, ricetta certificata DE.C.O, risotto mantecato con salsiccia, pomodoro e piselli, e un eccellente Fritto di Pesce.

Elementi fondamentali per la buona riuscita della festa sono le instancabili cuoche del paese, friggitrici provette, e gli oltre 70 volontari che faranno ruotare gli ingranaggi di quella che si preannuncia come una delle feste più …gustose dell’estate mantovana .

Adesso è il momento delle gite fuori porta! Per chi ha già concluso le vacanze estive ma non vuole sprecare il proprio tempo e gli piacerebbe visitare dei luoghi, qui di seguito vi proponiamo delle mete molto belle della regione Lombardia. 

  1. Villa Reale e Parco di Monza
  2. Villa Del Balbianello
  3. La Certosa di Pavia
  4. Monte Isola – Lago Iseo
  5. Castello di Sant’Alessio 

  1. Villa Reale e Parco di Monza

Un pò di storia

La Villa Reale di Monza, anche conosciuta come Reggia di Monza, è uno dei monumenti principali della città lombarda, insieme al Duomo. Un gioiello di architettura neoclassica, firmato da Piermarini, che non ha nulla da invidiare alle più famose Regge di Caserta e di Versailles. Inoltre, il palazzo reale è circondato dal magnifico Parco di Monza, l’area verde recintata più grande d’Europa, capace di custodire al suo interno l’Autodromo Nazionale di Monza. La Villa Reale fu costruita nella seconda metà del 1700 su commissione dell’arciduca Ferdinando d’Asburgo e sua madre Maria Teresa d’Austria. L’edificio, infatti, fu adibito a residenza di campagna della dinastia reale, almeno fino al 1796, anno della discesa in Italia delle armate di Napoleone Bonaparte. Nel 1818, la Reggia tornò agli austriaci. Nella seconda metà del 1800, poi, la Villa cambiò nuovamente padroni e i proprietari divennero i Savoia. Fu particolarmente amata da re Umberto I, che la elesse a sua residenza estiva e la sottopose a profonde ristrutturazioni e trasformazioni. Il monarca vi fu addirittura sepolto. A quel punto, però, nel 1934, la villa fu donata ai comuni di Milano e Monza. 

Caratteriche della Villa

La Villa di Monza ha la caratteristica forma ad U, tipica dei palazzi regali del 1700. Lo stile della facciata è lineare ed essenziale e presenta decorazioni semplici, che le conferiscono un aspetto elegante ma rigoroso, senza colonnati o timpani. La scelta non fu solo dettata da esigenze stilistiche ma anche da precise scelte politiche della corte austriaca. L’Italia, infatti, era un territorio occupato e gli imperatori asburgici non volevano dare l’idea di ostentare una tracotante ricchezza ai loro sudditi. Il primo piano della Villa Reale è occupato dalle sale di rappresentanza, dalle sale delle feste e da quella adibita ai pranzi. Il secondo piano, invece, è dedicato alle camere da letto dei regali e degli ospiti. Il tutto è decorato con stucchi dorati, dipinti e affreschi.

I giardini reali

I Giardini della Villa Reale di Monza ne rappresentano una delle attrazioni principali. Si estendono su una superficie di circa 40 ettari e sono organizzati all’inglese. All’interno dei giardini, si possono apprezzare numerosi elementi e scorci caratteristici, come il laghetto, il tempietto classico, il giardino roccioso e l’Antro di Polifemo. Nel giardino della Villa è presente anche Roseto che si divide in svariate sezioni, a seconda delle tipologie di rose che vengono coltivate. Ce ne sono oltre 400 varietà, alcune delle quali coltivate per essere presentate a concorsi internazionali. All’ultimo piano dell’edificio si trova il Belvedere, una volta sede degli appartamenti della servitù e per questo caratterizzato da soffitti bassi e da ambienti piuttosto spartani. Da lassù si gode una vista mozzafiato sul Parco di Monza. Per finire è interessante sapere che In origine, la Villa Reale ospitava numerose serre di cui solo una è giunta fino ad oggi intatta ed è l’Orangerie, cioè quella destinata agli agrumi. Lunga 100 metri, larga 6 e alta 7, la struttura è dotata di 26 finestroni che le garantiscono luce solare durante tutta la giornata.

Biglietti

Il biglietto intero per accedere alla Villa Reale di Monza costa 10 euro, mentre è prevista una tariffa ridotta di 8 euro per i visitatori di età compresa tra 3 e 26 anni. L’entrata al parco invece è gratis. Le visite alla Villa sono previste solo di Sabato e Domenica, con apertura alle ore 10,30 e chiusura alle ore 18,30. I Giardini della Reggia, invece, sono aperti tutti i giorni con orario 7,00-18,3

2. Villa Del Balbianello

Villa Balbianello a Lenno è facilmente riconoscibile dal lago di Como per la sua elegante bellezza: collocata in cima ad un giardino terrazzato nel quale si snodano viali che abbracciano il visitatore alternando statue glicini e grandi platani potati a candelabro. Salendo si trovano grandi tappeti verdi delimitati da siepi di bosso e lauro e nel parco esemplari di lecci, canfore, magnolie e cipressi, oltre a cespugli di azalee e rododendri. Villa del Balbianello è un complesso architettonico costruito verso la fine del 1700 edificato sui resti di un convento francescano, di cui resta la facciata dell’antica Chiesa. Ora troviamo: la Villa, la Loggia, la Biblioteca, la Sala dei Primitivi, il Museo delle spedizioni e il magnifico parco-giardino.
Nel corso dei secoli furono diversi i proprietari che hanno avuto la fortuna di godere di tale gioiello. L’ultimo, il conte Guido Monzino, restaurò l’edificio ed il giardino annesso, arricchendo le sale della villa con mobili inglesi e francesi, opere d’arte e cimeli delle sue spedizioni al Polo Nord e all’Everest. Per volontà del conte, alla sua morte, la Villa divenne patrimonio del FAI, (Fondo per l’Ambiente Italiano). Qui è situato un ricco patrimonio artistico e storico, grazie alla passione e alle collezioni del conte, come pezzi di arte africana, precolombiana e cicladica, reperti provenienti da molte popolazioni diverse per esempio quelle Masai, Giapponesi, Berberi, Tibetani, Argentini, oltre a 300 pezzi donati dagli Inuit. E nel mezzo della sala troviamo anche la slitta utilizzata dal Monzino per la sua spedizione al Polo Nord. La bellezza e le meraviglie del Balbianello, inoltre, sono state la chiave che ha spinto molti registi di Hollywood ad ambientare qui celebri saghe tra cui quelle di Star Wars e 007.
Villa del Balbianello può essere visitata il Martedi e dal Giovedì alla Domenica dalle ore 10.00 alle ore 17.00. Per il biglietto intero che comprende sia il parco che la villa il costo è di 23 euro, o 15 euro per gli universitari e i ragazzi fino a 18 anni. Se si preferisce visitare solo i Giardini invece i prezzi sono di 12 euro il biglietto intero, o 9 euro quello ridotto, sempre per i ragazzi con età fino a 18 anni e per gli studenti universitari. 

3. La Certosa di Pavia

La certosa di Pavia si trova nell’ omonimo comune, a 7 Km da Pavia in direzione Milano.Un luogo di pace dove trascorrere qualche ora passeggiando per i chiostri e acquistando i manufatti realizzati dai monaci che ancora la abitano. Trasferitevi poi nella vicina città per ammirarne le bellezze. Venne fatta costruire da Gian Galeazzo Visconti per volere delle moglie Caterina. E’ un edificio rinascimentale legato non solo alla famiglia Visconti, ma anche a quella degli Sforza.I due secoli occorsi per la costruzione hanno creato una sovrapposizione di stili: gotico, rinascimentale e barocco si alternano con sapienza non solo nella facciata, ma anche negli interni. Osservando un affresco in una cappella laterale, è possibile ammirare il progetto originale della certosa, differente da quello che vediamo oggi.
Numerosi furono anche gli architetti, gli scultori e i pittori che si alternarono nelle varie fasi della costruzione.
Il complesso della Certosa è costituito dalla Chiesa, dai due chiostri, dalla foresteria (palazzo ducale), dalle corti di servizio e da terreni e campi coltivati. Arrivando alla Certosa, balza subito all’occhio la facciata sfarzosamente decorata. Ai lati del portone d’ingresso, vediamo raccontata per immagini la costruzione della certosa a partire dalla posa della prima pietra, fino alla sua consacrazione. La pianta della chiesa è a croce latina, ispirata al Duomo di Milano. L’interno è a tre navate, con numerose cappelle laterali e un soffitto decorato con un motivo a cielo stellato.In una navata laterale è possibile osservare due affreschi singolari: due monaci certosini affacciati ad una finestra. Grazie ad un’illusione ottica, sembrerà che vi seguano con lo sguardo.
Dietro l’altare, il transetto accoglie la Sagrestia Vecchia, la sala del coro, riccamente decorata, e il lavabo. Troviamo, inoltre, il monumento funebre di Ludovico il Moro e Beatrice d’Este, e quello di Gian Galeazzo Visconti. Ecco dunque che la certosa di Pavia mostra il suo fine primario: quello di mausoleo celebrativo. Da qui si accede al Chiostro Piccolo sul quale si affaccia il refettorio, riccamente affrescato. Un corridoio vi condurrà poi al Chiostro Grande con le sue 123 arcate decorate in cotto. All’interno del Palazzo Ducale è possibile visitare il museo della Certosa. Riaperto nel 2008, ospita al primo piano una gipsoteca, (luogo dove vengono conservate le riproduzioni in gesso), mentre al secondo piano si trovano sculture, pitture, dipinti murali e paramenti oltre a un piccolo studiolo affrescato.
L’ingresso alla Certosa è gratuito e il Museo è aperto dal giovedì alla domenica. Gli orari variano in base alla stagione, quindi è consigliato informarsi qualche giorno prima di un eventuale visita.
E’ possibile raggiungere la Certosa di Pavia in auto e all’ingresso troverete un comodo parcheggio alberato.In alternativa la si può arrivare in treno. La stazione si trova sulla linea Milano-Genova: Stazione Certosa.

4. Monte Isola (Lago Iseo)

Un monte in mezzo al lago, dichiarato uno dei Borghi più belli d’Italia, Monte Isola raggiunge un’altitudine di 600 metri. Dodici sono i suoi tipici borghi, alcuni in collina, e altri a lago, caratterizzati da viuzze e vicoli a dimostrare il ruolo fondamentale che questo ebbe nell’economia dell’isola, da sempre basata sulla costruzione delle barche in legno, la produzione di reti e la pesca.
L’isola è tutta da vedere, a piedi, in bicicletta o con i piccoli bus che fanno servizio di linea. Il profilo dell’isola è caratterizzato dalla Rocca Martinengo e dal santuario della Madonna della Ceriola. La rocca, visibile a mezza collina sopra Sensole, la sua torre è posta insolitamente al centro del castello, cinto da fossato. Nonostante l’aspetto bellicoso, l’edificio fu trasformato nel XV secolo dai Martinengo in residenza.
Sulla vetta spicca, invece, il bianco santuario sorto, in tempi antichissimi, sui resti di un edificio pagano.
Il capoluogo, Siviano, conserva tracce medievali nelle murature in pietra, negli strettissimi vicoli e nella torre Martinengo.
Il paese più facilmente raggiungibile è Peschiera Maraglio il quale offre, sul lungolago, ristoranti, servizi e negozi.
Inoltre il piccolo borgo di Carzano ospita, ogni cinque anni, la festa di Santa Croce, che lo vede, insieme al nucleo storico di Novale, interamente decorato da migliaia di fiori di carta. Da non perdere assolutamente è Museo della rete e della memoria situato nella piccola località Porto di Siviano, all’interno della fabbrica di reti più antica di Monte Isola. Il museo è una collezione privata di documenti, fotografie storiche in bianco e nero ed oggetti sul mondo della rete e della pesca.

PASSEGGIATA DEGLI ULIVI

La strada più pittoresca dell’isola è sicuramente il tratto a lago tra Peschiera Maraglio e Sensole con vista sull’isoletta privata di San Paolo. Con circa 30 minuti di passeggiata è possibile percorrerla tutta. Sul percorso, fiancheggiato da ulivi, è possibile fare una piacevole sosta nell’area pic-nic con accesso a lago e servizi. Non mancano bar, gelaterie e ristoranti.

IL GIRO DELL’ISOLA

Partendo da Peschiera Maraglio e seguendo la litoranea in senso orario, potrete visitare tutta l’isola in circa 2 ore e mezza camminando per ben 9 Km.
Si può raggiungere l’isola per mezzo di alcuni battelLi o traghetti che partono ogni 15 minuti dalle sponde del lago d’Iseo e dai suoi caratteristici paesini.

5. Castello di Sant’Alessio 

Il Castello di Sant’Alessio con Vialone è un castello della provincia di Pavia, in Lombardia.

Il castello è formato da un’alta torre centrale (la parte più antica del complesso) risalente ai secoli XIII/XIV, posta al centro della corte dell’edificio e circondata da quattro corpi di fabbrica, riferibili al XV secolo. Purtroppo non abbiamo notizie riguardo alle maestranze o all’architetto che ideò la struttura, che tuttavia dovette essere di un certo livello, dato che l’insieme della torre e dei corpi di fabbrica formano (insieme con il fossato) tre quadrati concentrici e perfettamente simmetrici. La massiccia torre al vertice presenta un loggiato, formato da tre fornici per lato. Le quattro facciate del castello sono dotate di base a scarpa e conservano alcune finestre ad arco ribassato e altre ad arco acuto con cornice in cotto, tipiche dell’architettura lombarda del Quattrocento

OASI DI SANT’ALESSIO

Accanto al castello storico di Sant’Alessio, nel 1973 è stata creata un’oasi naturalistica, l’Oasi di Sant’Alessio, che a differenza degli zoo, si prefigge lo scopo di allevare varie specie autoctone di uccelli, come i falchi pellegrini o le cicogne, creando loro un ambiente il più possibile vicino all’equilibrio ecologico reale, in modo da poter successivamente rilasciare gli animali in natura e contribuire alla salvaguardia e al ripopolamento dell’ambiente, contrastando l’estinzione. Tale attenzione alla ricreazione di ambienti naturali, unita all’estensione del parco, ha fatto sì che nel corso degli anni, molte specie di uccelli selvatici abbiano spontaneamente eletto l’Oasi come proprio luogo riproduttivo. La visita guidata all’Oasi di Sant’Alessio è un’immersione totale nella natura, in cui i vialetti di ghiaia conducono il visitatore in mezzo al silenzio e ai diversi ambienti naturali: avremo modo di osservare gli animali senza barriere, entrando in grandissime voliere che ci metteranno a contatto con specie della Pianura Padana, ma anche con animali tropicali della foresta pluviale amazzonica. Il percorso prevede la visita completa di tutti gli habitat, da quello europeo, dove è possibile avvistare volatili divenuti ormai stanziali nelle nostre zone e dove sono presenti anche altri animali come i caprioli, gli storioni, i fenicotteri o il rarissimo cavallo di Przewalskij, a quello tropicale, dove incontreremo un giardino con le farfalle e i colibrì, tartarughe giganti, serpenti, coccodrilli, uccelli esotici, pesci tropicali e uno degli animali più amati, il bradipo.
La visita all’oasi sarà l’occasione per riflettere sull’estinzione sempre più insistente di molte specie animali, sulla necessità di preservarne gli habitat, sempre più minacciati dall’azione incontrollata dell’uomo e sulla diffusione di specie non autoctone e spesso dannose per l’ecosistema locale.
Il percorso di visita dura all’incirca 3 ore e nel biglietto dal costo di 30 euro, o 25 euro quello ridotto, è inclusa la visita guidata tenuta da una persona esperta.
L’oasi dista 45 minuti di macchina da Milano e a 15 minuti da Pavia ed è facilmente raggiungibile. Vi sono anche di bus che collegano le città vicine all’oasi ma il tempo di viaggio è molto più lungo.

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